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La Società Plasgomma consegna 250 copie omaggio del libro GUIDARE OGGI alle scuole

15 Agosto 2012

Nell’ambito di un progetto finalizzato alla sicurezza stradale, la soc. Plasgomma con sede a Esanatoglia ( Mc) si è resa protagonista attraverso la consegna in omaggio di 250 copie ( duecentocinquanta ) del libro GUIDARE OGGI, autore Vincenzo Di Michele, alle scuole secondarie di primo grado di Esanatoglia e Matelica dell’ Istituto “Enrico Mattei “

Il Grande successo del cuore dei laziali al Gran teatro di Roma

29 Maggio 2012

Vincenzo Di Michele, Giuseppe Wilson, Suor Paola, Gianni Alemanno

Ancora una volta il cuore biancazzurro, quello vero, ha conseguito il suo risultato. Oltre 1.500 persone al Gran teatro di Saxa Rubra per un evento di beneficenza fortemente voluto da Suor Paola e da Pino Wilson insieme a quelli del 74, il cui incasso è stato devoluto alla So.Spe. ( Solidarieta e Speranza), all’Associazione onlus Piccoli Passi e al Policlinico Umberto I.

È stata la vittoria dei bambini e anche dei più grandi che richiedevano foto e autografi a Cristian Ledesma e a quelli del 74. La serata è stata presentata da Tiberio Timperi ed Elisabetta Ferracini, coadiuvati da Anna Falchi in veste di madrina. Tony Malco ha subito creato un clima da stadio, grazie alla sua “Vola Lazio Vola” con il pubblico con in alto le sciarpe che accompagnava la sua voce. Sullo schermo scorrevano intanto dei filmati d’epoca di Fulvio Bernardini, della Coppa Italia del 1958 e di Bob Lovati.

Clemente J.Mimum ha raccontato degli aneddoti sulla Lazio vincente del periodo presieduto da Sergio Cragnotti. Una nota di simpatia è stata poi regalata da Pino insegno con le sue battute. Tra le tante: “La gente per strada non mi ferma per farmi i complimenti per i miei spettacoli, ma mi domanda subito:Che famo domenica?”.

Mariella Nava ha interpretato “Spalle al muro”, canzone scritta da lei e portata al successo da Renato Zero; a seguire è stata la volta di Vincenzo Capua, figlio del medico e lazialissimo Pino Capua, che ha cantato “E ci sei tu”.

E’ stata quindi dedicata una standing ovation a Mirko Fersini il giovane calciatore della Lazio scomparso per un tragico incidente ed è stata menzionata, la concreta iniziativa intrapresa con una distribuzione di 250 copie in omaggio del libro Guidare Oggi dello scrittore Vincenzo Di Michele, proprio per arginare il triste fenomeno delle stragi stradali. Un frangente certamente emozionante è stato quello in cui Giuseppe Wilson, Giancarlo Oddi, Felice Pulici, Vincenzo D’Amico, Mario Facco, Michelangelo Sulfaro e Franco Nanni in piedi sul palco e con sguardi visibilmente commossi, hanno assistito alla proiezione di vecchi filmati della Lazio del 1974 con Tommaso Maestrelli, Umberto Lenzini e soprattutto – vista la recente scomparsa – l’indimenticabile Giorgio Chinaglia. Era anche presente l’arbitro Francesco Panzino il quale, diresse quell’incancellabile Lazio Foggia del 12 maggio 1974 che di fatto permise alla Lazio di fregiarsi del suo primo scudetto . Wilson ha poi ringraziato i tifosi della Curva Nord per il sostegno sempre apportato alla squadra, meritevoli dunque dell’appellativo “ laziali doc”. A seguire sono saliti sul palco tutti i presentatori di Radiosei e la conduttrice artistica Lucilla Nicolanti che ha ricordato il compianto Gianni Elsner.

Suor Paola, fortemente acclamata dai presenti, ha quindi illustrato i progetti che la sua associazione So.Spe , – con il sempre presente Luigi Anchisi – intende realizzare per le persone meno fortunate.

In conclusione c’è stato il saluto del Sindaco di Roma Gianni Alemanno e dell’Assessore allo Sport Alessandro Cochi.

Serata di beneficenza ” Laziali D.O.C. ” il 13- 5- 2013 ore 20.30 al TEATRO SISTINA DI ROMA

8 Maggio 2012

 

L’appuntamento per la serata di Gala
” Laziali Doc “
è in data Lunedì 13 maggio alle ore 20.30
al Teatro Sistina
(Via Sistina 129 – Roma)

 

Organizzatori:
Il capitano Pino Wilson e Giancarlo Oddi insieme a “Quelli del ’74 e non solo

Presenterà:
Tiberio Timperi ed Elisabetta Ferracini

Madrina della serata:
Anna Falchi

Con la presenza dei :
Campioni della Lazio del ’74 e dei giocatori di oggi

Interverranno i seguenti ospiti:
Pino Insegno, Enrico Montesano, Mauro Mazza, Guido Paglia, Fabrizio Maffei, Stefano Marroni, Luca Salerno, Clemente Mimum, Dario Argento,Tony Malco, Paolo Genovese, Andrea Perrozzi, Giorgio jr Chinaglia, Jimmy Fontana e I Cugini di Campagna.

Ospiti d’eccezione:
Guido Lembo da ” Anema e Core di Capri ” e Piero Mazzocchetti.
Presentazione della colonna sonoraLa leggenda di Long John” del Regista Al Festa

Mino Caprio, leggerà alcuni passi salienti tratti dal libro
“Pino Wilson Vero capitano d’altri tempi,
dell’autore Vincenzo Di Michele, la biografia recentemente pubblicata dello storico calciatore biancoceleste.

Finale con sorpresa

La serata sarà all’insegna della beneficenza e l’incasso sarà devoluto in favore della So. Spe di Suor Paola e dell’Associazione Piccoli Passi

L’evento sarà ripreso da Rai Sport e Roma Uno e radiocronaca in diretta di Radio Sei

Il costo del biglietto è di:

Galleria 1 – Euro 10
Galleria 2 – Euro 15
Poltrona – Euro 20
Poltronissima 1 – Euro 25
Poltronissima 2 – Euro 30

* E’ incluso un piccolo buffet

La prevendita sarà effettuata nei seguenti punti:

Via Farina n. 34/36 ( tel. 064826688).

Via Prenestina n. 200.

Via degli Scipioni n.84 ( tel.0639737890).

Via due Ponti 192 ( bar Gran Caffè tel. 0633250270).

Via Cassia n. 548 ( bar dei Tre Sardi)

Via Sestio Calvino n. 18 ( Tuscolana metro subAugusta)

Via Portuense n. 544

Piazza Monteleone da Spoleto ( bar Fiocchetti tel. 063338156).

Lazio Style Talenti ( Zio d’America)

Edicola Fermata Lepanto Metro A (tel. 06 3216800)

Associazione Gianni Elsner Via Evandro 18 Tel 06.354.50.482

Intervista di Vincenzo Di Michele a Nelio Pannuti: l’agente di P.S. addetto alla vigilanza del Duce nel settembre del 1943, ha precisato fondamentali elementi sulla liberazione di Mussolini al Gran Sasso

16 Marzo 2012

Nelio Pannuti: l’agente di P.S. addetto alla vigilanza del Duce nel settembre del 1943

Intervista

Sulla liberazione di Mussolini al Gran Sasso nel settembre del 1943, Vincenzo Di Michele con la sua ultima opera ” Mussolini finto prigioniero al Gran Sasso ” contrastando decisamente la versione dell’impresa audace ed eroica delle truppe tedesche a Campo Imperatore, ha fornito degli elementi inediti sulla mancata reazione da parte delle forze di sorveglianza nonché ha mostrato come l’ipotesi di un accordo tacito tra il Governo Badoglio e le forze tedesche era più che probabile. Proprio Nelio Pannuti, uno degli addetti alla sorveglianza di Mussolini a Campo Imperatore in quel settembre 1943 – menzionato peraltro espressamente nel libro “ Mussolini finto prigioniero al Gran Sasso” , a proposito di una sua dichiarazione rilasciata in un’ intervista ove affermò l’esistenza di un ordine generico di “vigilare – vigilare ” impartito agli agenti di guardia – dopo aver letto attentamente la rivisitazione storica del Di Michele, è ritornato in argomento aggiungendo ulteriori particolari. Questo, il racconto in calce dell’ex agente di P.S. Pannuti: “Su quell’incursione dei tedeschi, qualcosa non quadrava in riferimento ad un’azione militare vera e propria. Sì è vero, gli alianti tedeschi atterrarono sul pianoro di Campo Imperatore e ci fu una loro irruzione, ma di fatto da parte nostra, non ci fu alcuna resistenza non avendo avuto nessun ordine circa una nostra possibile reazione, né esisteva alcun piano di difesa. In effetti, sembrava come se fosse un’azione concordata. A tal proposito ci fu un particolare che ancora adesso è fermo nella mia mente. Un volta liberato il Duce e prima della sua partenza per la Germania ebbe luogo un incontro tra noi e i tedeschi nella sala dell’albergo, tutti con le armi in spalla, pacificamente. Fu proprio allora che davanti ai miei occhi il Generale Soleti si avvicinò al Tenente Skorzeny e gli intimò di restituirgli la sua pistola. Tale intimazione fu ripetuta una seconda volta ad alta voce. Sta di fatto che Skorzeny dopo una titubanza iniziale infilò una mano nella giacca da cui estrasse una piccola pistola consegnandola al generale Soleti.
Riguardo poi all’ubicazione segreta di Mussolini quale personaggio inavvicinabile in quei giorni, in realtà è una storia da rivedere giacché nella bocca dei locali era pressoché nota l’ubicazione del Duce a Campo Imperatore. E al riguardo, non mancavano curiosi che fingendosi pastori, tentavano di sbirciare con gli occhi nell’albergo. Ricordo che un giorno, Mussolini si era allontanato per una piccola passeggiata nei dintorni dell’albergo in compagnia del Maresciallo Antichi. Ambedue si sedettero su un blocco di pietra ai margini del sentiero che portava ad Assergi. Erano a circa una decina di passi dal mio posto di guardia. Improvvisamente apparve, su questo sentiero, un gruppo di persone alle quali intimai di allontanarsi indicando loro, con un gesto della mano, un percorso della montagna direi piuttosto accidentato. Mussolini, che evidentemente aveva seguito la scena, mi disse ad alta voce:“ Agente, non fateli passare di là, potrebbero farsi del male”. Al che mi avvicinai al Maresciallo Antichi e gli chiesi che cosa dovevo fare, poiché la consegna era precisa:“ nessuno deve avvicinarsi a Mussolini”. Il Maresciallo Antichi, avvertendo il mio imbarazzo, mi rispose molto tranquillamente:“fai come ti ha detto, Sua Eccellenza”. Allora feci cenno a quelle persone di avanzare. Notai che i loro sguardi erano fissi su Mussolini mentre percorrevano il sentiero. Questo fatto avvenne circa tre giorni prima dell’azione dei parà tedeschi. A tal conto ricordo la presenza di alcuni personaggi che frequentavano l’albergo e che non erano né del corpo di guardia né facenti parte del personale dell’albergo. Queste persone rimasero diversi giorni nell’albergo stesso.
Più precisamente, uno di questi mi rimase particolarmente impresso poiché aveva sempre indosso una giacchetta quadrettata con un colletto a pelliccia.”

In una sua anteprima televisiva Vincenzo Di Michele autore del libro “Mussolini finto prigioniero al Gran Sasso” ha rivelato come nei fatti è nata realmente quest’ inchiesta storica nonché qualche aneddotto non contenuto nell’opera ( CLICCA QUI PER VEDERE L’INTERVISTA)

14 Ottobre 2011

In una sua anteprima televisiva Vincenzo Di Michele autore del libro “Mussolini finto prigioniero al Gran Sasso” ha rivelato come nei fatti è nata realmente quest’ inchiesta storica nonché qualche aneddotto non contenuto nell’opera ( CLICCA QUI PER VEDERE L’INTERVISTA)

Nel 68° anniversario della liberazione di Mussolini al Gran Sasso, Vincenzo Di Michele, presenta la sua ultima novità editoriale con il libro: ” Mussolini finto Prigioniero al Gran Sasso”

5 Settembre 2011

Nel 68° anniversario della liberazione di Mussolini al Gran Sasso, Vincenzo Di Michele presenta la sua ultima novità editoriale con il libro Mussolini finto Prigioniero al Gran Sasso, editore Curiosando, ISBN – 978- 88-904990-4-3, fotografie e documenti dell’epoca, bibliografia storica e Indice entrambi presenti nella parte sottostante, 224 pagine, formato 17 x 24, Euro 12,00.

Nell’ambito di tale rivisitazione storica, l’autore, rivela verità sconosciute. Grazie alle testimonianze inedite dei pastori abruzzesi e di chi era presente nel settembre 1943 a Campo Imperatore, sono stati accertati e riscontrati avvenimenti storici sinora sconosciuti. Addirittura, è stata menzionata la presenza di tre personaggi nell’albergo di Campo Imperatore invitati proprio dal tenente Alberto Faiola, Comandante del nucleo Carabinieri addetto alla sorveglianza di Mussolini al Gran Sasso. Uno di questi personaggi, Alfonso Nisi, rilasciò persino un’intervista dove dichiarò la sua presenza in quei giorni proprio nell’albergo di Campo Imperatore. Tale notizia – restando peraltro inosservata – fu così riportata ai primi degli anni 60, dalla rivista Storia Illustrata: Che tutto il servizio di sicurezza e di sorveglianza intorno a Mussolini funzionasse bene e severamente – lassù a 2130 metri d’altezza- non si può certo dire. Quelle giornate tra il 28 Agosto e il 12 Settembre hanno avuto anche alcuni strascichi giudiziari per cause intentate dal Tenente Faiola contro Alfonso Nisi, un grosso armentiere di Bracciano ed ex amico dell’Ufficiale, il quale ebbe a dichiarare che Mussolini a Campo Imperatore: poteva fare quel che gli pareva e piaceva, vedere gente, ricevere e inoltrare lettere clandestine, e che, insomma, la sorveglianza non era né stretta né efficace. Sta di Fatto che il Nisi, tanto per dirne una, si trovò presente al momento della liberazione di Mussolini, e che la sua presenza lassù era certamente indebita .

Ed inoltre, non si può non menzionare della concreta possibilità di intraprendere la via di fuga verso il versante teramano portando così il Duce in luoghi più sicuri. Ad esempio, a soli 30 minuti di marcia, c’era il rifugio Duca Degli Abruzzi tra l’altro proprio in uso all’Aereonautica Militare o anche il Rifugio Garibaldi.

Gli addetti alla sorveglianza erano circa 80 tra Poliziotti e Carabinieri.

Comandavano le operazioni, l’Ispettore di Polizia Giuseppe Gueli ed il Tenente dei Carabinieri Alberto Faiola.

L’appartamento destinato a Mussolini era il numero 201, al secondo piano, composto da: camera, salottino e bagno con finestre che aprivano sul davanti dell’albergo e un ambiente separato e contiguo, destinato ai custodi personali. Il maresciallo dei Carabinieri Osvaldo Antichi, nativo di Modena, presiedeva all’incarico della stretta sorveglianza. In realtà, il 12 settembre 1943, giorno in cui ci fu la liberazione di Mussolini al Gran Sasso gli agenti di custodia non opposero alcuna resistenza all’esercito tedesco atterrato a Campo Imperatore con gli alianti per liberare il Duce.

Eppure, il tenente Alberto Faiola, Comandante dei Carabinieri al Gran Sasso, fu encomiato per la sua piena aderenza alle disposizioni impartite. Non si deve però sottacere la questione inerente la turbolenza di quei giorni. Infatti, il periodo tra la seduta del Gran Consiglio e la liberazione di Mussolini a Campo Imperatore, è stato alquanto movimentato; la sfiducia al duce, il suo arresto, il trasferimento all’ isola di Ponza e poi all’ Isola della Maddalena e al Gran Sasso, la proclamazione dell’ armistizio ed infine l’abile colpo di mano dei tedeschi che liberano il duce e lo portano in Germania, dove Hitler lo costringe a creare la Repubblica Sociale Italiana.

Sulla posizione del Governo Badoglio e del Re riguardo le loro ambiguità è un dato storico pressoché consolidato.

Da parte tedesca i personaggi chiave per lo svolgimento delle vicende in questione, furono: il Generale della Luftwaffe Kurt Student (fondatore del corpo dei paracadutisti tedeschi), il Maggiore Mors, il Capitano Skorzeny e l’attendente di questi, il tenente Karl Radl.

Se in quel, liberate il Duce, fortemente ribadito dal Fuhrer, la propaganda tedesca aveva innalzato l’operazione Eiche, quale estremo tentativo nel cercare di risollevare le sorti di un conflitto bellico peraltro già segnato, nei fatti, occorre necessariamente ribadire a gran voce la totale assenza di reazione dell’esercito italiano.

Si deve anche menzionare della presenza all’incursione di un Generale italiano appartenente al Corpo della polizia. Si chiamava Fernando Soleti; era stato prelevato a Roma di forza dai Tedeschi e portato con gli alianti a Campo Imperatore.

Indubbiamente, tale espediente, contribuì a superare quegli attimi di incertezza che dominarono e caratterizzarono il comportamento degli agenti di guardia. Sul punto però, viene dato spazio ad una analisi di Alvise Valsecchi, il quale attentamente e in maniera documentata, ha analizzato l’effettivo dimensionamento storico dell’intervento delle forze germaniche nel periodo in cui, Mussolini era prigioniero al Gran Sasso. Di tutto questo, Vincenzo Di Michele peraltro già autore del Libro Io prigioniero in Russia, dove ha narrato la storia di un alpino nella II guerra mondiale sul fronte Russo – con oltre 50.000 copie vendute e conseguendo numerosi premi per la preziosa testimonianza storica – ha tracciato in maniera chiara, l’ effettivo svolgimento dei fatti in quei giorni non esimendosi dall’analisi di confronto con gli altri saggi storici .

Viene qui di seguito riportato l’indice e la Bibliografia del libro in oggetto Mussolini finto prigioniero al Gran Sasso

 

INDICE

Prefazione

Mussolini al Gran Sasso: Nuovi elementi a sostegno della chiarezza storica

Gli spostamenti del Duce dopo il 25 Luglio 1943

Alcune considerazioni storiche su quel settembre 1943

La parabola discendente dell’impresa epica di Skorzeny

Il sospetto di un accordo per la consegna di Mussolini ai Tedeschi

La prigionia dell’ex Capo di Governo tra negligenze e informatori

I sostenitori di Mussolini

L’ assenza di reazione degli Agenti del Corpo di guardia

Campo Imperatore: Una fortezza inespugnabile

Il Tenente dei Carabinieri “Alberto Faiola”

La presenza dei miei parenti quando Mussolini era prigioniero sul Gran Sasso

Il Periodo Mussoliniano e le amicizie della famiglia Nisi

L’invito a Campo Imperatore del Tenente Faiola

L’interpretazione dei resoconti storici sulla presenza di Alfonso Nisi

Domenica, 12 settembre 1943: Il giorno della rimpatriata tra amici

Alfonso Nisi all’albergo di Campo Imperatore

La partita a carte con il Duce

Il tentato suicidio e la profezia dell’intervento dei Tedeschi

La liberazione e il ritorno a Fano Adriano

La voce del popolo sulla presenza di Mussolini al Gran Sasso

12 settembre 1943: Il racconto di un pastorello abruzzese

Gli alianti e i residui bellici

Dal fronte russo alle pendici del Gran Sasso: il ritorno a casa di un giovane abruzzese

Campo Imperatore : Una riflessione storica sull’intervento delle truppe germaniche

Cronologia dei fatti dal 25 Luglio al 12 settembre 1943

Bibliografia

 

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BIBLIOGRAFIA

 

Abati Enzo : “Ponte Milvio Dogana di Roma” ; Ass. Culturale La Giustiniana, 2009.

Archivio CAI ( Club Alpino Italiano) Sezione di Roma ; Elenco Cronologico dei documenti concernenti Il rifugio Duca degli Abruzzi

Assante Arturo- Caudana Mino ; Dal Regno del Sud al Vento del Nord ,pag.26; Centro Editoriale Nazionale 1964

Annussek Greg: Liberate Mussolini ed Lindau 2007

Bertotto Alberto: L’Odissea di Mussolini – Greco Editori 2010

Biagi Enzo; La Seconda Guerra Mondiale – Vol 9 – pag 568 – RCS Editoriale Quotidiani- 1989

Bocca Giorgio: La Repubblica di Mussolini, Mondadori 1994

Bocca Giorgio: Fratelli Coltelli, Feltrinelli 2010

Caudana Mino; Il Figlio del fabbro; Centro Editoriale Nazionale

 

Caudana Mino: Parla Benito Mussolini- Centro Editoriale Nazionale 1963

Centro documentale: Archivio storico Ministero della Difesa

Collier Richard: “Duce! A biography of Benito Mussolini”, ed. The Viking Press, NY, 1971.

Corriere della Sera; 17 settembre 1943

Cortellini Quinto : Memorie di un senarichese

De Felice Renzo: Breve storia del Fascismo – Mondadori 2000

Di Michele Alfonso : Diario di Alfonso Di Michele e sue memorie

Di Michele Vincenzo: Io Prigioniero in Russia L’Autore Libri Firenze

Don Franco Giuliani : La Repubblica Sociale Italiana; Arti Grafiche Nobili Sud; 1994;

EPOCA; Rivista settimanale; 17 Maggio 1952;pag. 52 Mondadori Editore

Fatigati Roberto : Testimonianza di Roberto Fatigati sul soggiorno di Mussolini a La Villetta

Franzinelli Mimmo “Guerra di spie”, Mondadori, pag. 180

 

Ghilardini Don Luigi : I martiri di Cefalonia – , Stampato da Scuola tipografica Opera S.S. Vergine di Pompei

Going : Rivista settimanale di Politica e attualità numero 9; pag. 12; 5 Marzo 1950

Goldoni Luca Enzo Sermasi: Benito contro Mussolini Rizzoli 1993

HISTORIA; Rivista mensile numero 135; Febbraio 1969; Industrie Grafiche

Il Messaggero Articolo del 12 novembre 1995 su Mussolini al Gran Sasso

Innocenti Ennio – : Disputa sulla conversione di B. Mussolini; pag. 19 ; Istituto Padano di Arti grafiche 1982

 

La Storia Siamo Noi ; Liberate Il Duce ; Programma televisivo su Rai 2 del 03-09-2010

Lepri Sergio : www.sergiolepri.it ( 1943 storia di un anno )

Lucchetti Emanuele : Gran Sasso Imprese storiche ” Techno press 2008

Montanelli Idro: Storia d’Italia , Stampa Nuovo Istituto Italia d’arti grafiche

Mussolini Benito: Storia di un anno Mondadori 1944

Mussolini Romano: Il Duce mio Padre Rizzoli 2005

Napoli Franco F. Villa Wolkonsky – Europa edizioni

 

Nisi Giulio : Fano Adriano – 1861-2000; Lussostampa 2003-

OGGI ; Rivista settimanale numero 2 – 12 Gennaio 1961- Rizzoli Editore

Pannuti Nelio : La Storia Siamo Noi ; Liberate Il Duce ; Programma televisivo su Rai 2 del 03-09-2010

Patricelli Marco: Liberate il duce Gran Sasso 1943- Mondadori 2002

Patricelli Marco: Settembre 1943 i giorni della vergogna -Laterza 2009

Pensotti Anita: Rachele e Benito- Biografia di Rachele Mussolini-

Oscar Mondadori 1993

Petacco Arrigo – Zavoli Sergio : Dal Gran consiglio al Gran Sasso- Rizzoli 1973

Petacco Arrigo : La Nostra Guerra- Ed Mondadori 1995

Pini Giorgio e Susdel Duilio : Mussolini L’uomo e L’opera- La Fenice 1953

Puntoni Paolo , “Parla Vittorio Emanuele III”, ed. il Mulino,

Quilchini Giuseppe: Campo Imperatore 1943- Italia Editrice 2010

Riccioni Giulio: Intervista con narrazioni e racconti di Giulio Riccioni

Richard J.B. Bosworth : Mussolini – Mondatori 2009

Radl Karl : Yo Rescate a Mussolini; Ediziones Davalos Polizza 1955

Rivista “Storia Illustrata” numero 2 Ed Mondadori ,Febbraio 1959

Rivista “Storia Illustrata” numero 9 – Settembre 1963 Ed Mondadori.

Rivista 7 anni di guerra ; n. 47 del 19 marzo 1959.

Scuola Keynes di Castel Maggiore( Bo)

Spampanato Bruno : Contromemoriale ; Centro Editoriale nazionale 1974;

Spinosa Antonio ; Edda una tragedia Italiana ; pag.308- Mondadori Editore 1993

Teofani Luigi; Intervista telegiornale RAI 3 del 23-09-2010;

Valsecchi Alvise; Campo Imperatore : Una riflessione storica sull’intervento delle truppe germaniche

Vecchioni Domenico; Spie della Seconda Guerra Mondiale ; Editoriale Olimpia

Vespa Bruno; Storia d’Italia , da Mussolini a Berlusconi; Mondatori 2004.

Vespa Bruno; Il Cuore e la Spada; pag. 240; Mondadori 2010.

MUSSOLINI FINTO PRIGIONIERO AL GRAN SASSO

 

 

 

 

 

Intervista di Vincenzo Di Michele rilasciata alla radio internazionale Russa “LA VOCE DELLA RUSSIA”

4 Luglio 2011

Il figlio di un soldato italiano: “si deve dare onore alla Russia”

Niva Mirakyan ed Elena Kovalenko – 1.07.2011, 18:52

ASCOLTA L’INTERVISTA A VINCENZO DI MICHELE

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Il destino dei soldati italiani che combatterono in Russia. A giudicare dalla posta redazionale, questo tema rimane caldo in Italia. Nell’anno del 70 anniversario dell’inizio della guerra della Germania nazista contro l’Unione Sovietica, che in Russia viene chiamata Grande Guerra Patriottica, “si deve dare onore alla Russia”,- ha deciso il figlio del soldato, scrittore Vincenzo Di Michele che combatté in Russia.

Intanto il nostro assiduo ascoltatore e Presidente dell’Associazione dei radioascoltatori italiani Giancarlo Venturi ci chiede di trovare negli archivi il Notiziario N 630 di Radio Mosca, constatando che 70 anni fa l’Italia combatté dalla parte ingiusta. Sopravvissuti nei sanguinosi combattimenti a Stalingrado, durante il gelido inverno russo, nei lagher della morte, nel dopoguerra tentarono di raccontare di tutto ciò nei loro libri come, per esempio, “Il sergente nella neve” di Mario Rigoni Stern. Ed ora giò i figli di quei soldati scrivono i propri libri su questo tema eterno.

Il libro di Vincenzo Di Michele “Io, prigioniero in Russia” basato sul diario del suo padre Alfonso Di Michele e’ stato un vero successo per l’autore. La cifra di 50 mille copie gia’ vendute fa impessione. Il libro racconta la storia di un giovane ragazzo abruzzese che nel 1942 e’ stato mandato a combattere in Russia a ridosso del Fiume Don e ha sopravvissuto nella prigione russa grazie paradossalmente alle donne russe. Con Vincenzo Di Michele parla il nostro corrispondente Niva Mirakyan.

Corrispondente: La “Grande Guerra Patriottica”, cosi e’ chiamata in Russia la Seconda Guerra Mondiale, e’ stato il periodo piu tragico della storia dell’ex-Unione Sovietica. Perchè Lei ha deciso di affrontare quest’episodio epocale?

Di Michele: Perchè mio padre prima di morire nel 1993, dopo ben 40 anni, ha deciso di scrivere un diario raccontando la sua guerra in Russia. E, quindi, ha raccontato la sua avventura di un giovane ventenne che e’ andato a combatere in Russia nella Seconda Guerra Mondiale. E,quindi, ho sentito il dovere di rendere una nuova visione storica, un nuovo panorama storico come mai prima si era raccontato perchè si e’ parlato sempre di strategie di guerra ma non della guerra di ragazzi di 20 anni e del popolo italiano e del popolo russo.

Corrispondente: Che cosa ha scoperto della Russia e dei russi mentre faceva la ricerca per il Suo libro, che non sapeva prima?

Di Michele: Un popolo di grande umanità. E’ stato sempre descritto nei libri… diciamo di queste sofferenze patite dagli italiani per via dei russi. Indubbiamente, la guerra e’ guerra, ma quello che non sapevo e’ stata l’umanità e soprattutto delle mamme russe perchè se io devo raccontare per quale motivo io sono ancora in vita, lo devo alle mamme russe che hanno aiutato tanti, tanti italiani.

Corrispondente: Che impressione ha fatto la Russia sul protagonista del Suo libro e come si e’ sentito li?

Di Michele: La Russia era un glomerato in mezzo della Seconda Guerra Mondiale perchè parlavamo ancora dell’Unione Sovietica. Io, quindi, tutta questa storia l’ho dovuta rivivere attraveso i racconti di mio padre. E non si puo negare come questi migliaia di morti che ci sono state, lo stesso mio padre ha fornito una nuova lezione perchè neanche la Russia si aspettava quell’enorme massa di prigionieri che hanno fatto. E poi si deve dire anche un’altro racconto che nessuno mai mette in evidenza. Gli stessi russi hanno avuto milioni e milioni di morti perchè addirittura, se non erro sono stati 20 milioni, hanno avuto piu perdite umane. Ma io di queste storie, però, di un ragazzo ventenne, di queste storie d’amore che si sono venute a verificare con dei prosegui nel tempo, le vorrei raccontare e anche tradurle in russo perchè e’ stato un nuovo modo adesso di vedere questa storia – non piu racconti militari e racconti di guerra ma racconti di popoli, racconti di decrezioni. Mio padre mi ha descritto le isbe e le mamme russe, quelle che facevano nella vita. Cioè, che hanno fatto nella vita vera. E’ una nuova realtà per noi italiani che non conoscevamo. Per questo con questo libro sono state vendute 50 mille copie e ho vinto premi alla memoria storica

Corrispondente: Perchè a Suo avviso, oggi, nel 2011, e’ ancora importante scrivere dei libri sulla Seconda Guerra Mondile?

Di Michele: Perchè e’ importante il revisionismo storico. Fino adesso hanno descritto la Russia come un luogo di sofferenza dove sono morti tanti italiani. E’ vero, lo devo dire, sono morti tanti italiani e anche tanti russi però si deve dare onore alla Russia. Innanzitutto, che il popolo italiano e’ andato li a combattere e quindi abbiamo invaso e poi la Russia come si sono trovati questa guerra in casa e nessuno ha mai messo in evidenza l’umanità di questo popolo, un grande umanità, e un grande aiuto e se io sono ancora qui oltre alle mame russe e’ stato per vie di queste ragazze, forse ci sono state anche storie d’amore, i famosi “italiansky khorosho”. Ma grazie a loro, grazie alla Russia io ho raccontato nuovi particolari, una nuova nazione che forse merita di essere approfondita.

Corrispondente Nel film-culto sovietico sulla Grande Guerra Patriottica “Il padre di un soldato” girato nel lontano 1964, il padre seguì il tragico destino di suoi figlio. Nel nuovo millennio il figlio del soldato Vincenzo Di Michele, attraverso il destino di suo padre ha raccontato degli italiani, che combatterono in Russia e videro con i propri occhi le sofferenze e l’onore del popolo russo. Il figlio del soldato ha deciso che si deve dare onore alla Russia.

Dalla radio ” La Voce della Russia ” Avete ascoltato il servizio del nostro corrispondente Niva Mirakyan.

Intervista a Vincenzo Di Michele su Telepontina per Supernova Amici TV – Controluce

9 Giugno 2011


Intervista a Vincenzo Di Michele su Telepontina per Supernova Amici TV – Controluce

Il ringraziamento del Presidente della Repubblica per la preziosa testimonianza storica

2 Marzo 2011

10/12/2008

Il ringraziamento del Presidente della Repubblica per la preziosa testimonianza storica

Intervento di Vincenzo Di Michele alla Conferenza c/o Palazzo Marini  sulla Sicurezza Stradale e Giustizia per le vittime e Obiettivi europei dopo la riforma del codice della strada

18 Febbraio 2011

Si è svolto Venerdì 8 ottobre 2010 – Camera dei Deputati
Palazzo Marini – Roma, Via del Pozzetto 158 presso la Sala delle Conferenze, il convegno sulla
Sicurezza Stradale e Giustizia per le vittime e Obiettivi europei dopo la riforma del codice della strada .

Questi, gli interventi al dibattito :

Accendiamo i riflettori sulla strage stradale
Giuseppa Cassaniti – Presidente AIFVS
Brigitte Chaudhry – Presidente FEVR (Federazione Europea Vittime della Strada)
Giuseppe Guccione – Presidente FLG
Vincenzo Di Michele – Autore di “Guidare oggi” – Curiosando editore

Moderatore Giorgio Iacoboni – Giornalista
Misure strategiche per la sicurezza stradale nel nuovo codice della strada
Angelo Maria Cicolani – Senatore, Relatore ddl 1270

Politiche e piani per la sicurezza stradale
Maurizio Coppo – Respons. Segret. Tecnica Consulta Naz. Sicur. Strad.
Nazario Gabellini – già Comand. PM e Dirig. Uff. Traffico Comune di Cattolica
Gianfranco Valiante – Consigliere Reg. Campania

IV Piano d’azione Europeo per la sicurezza stradale
Marco Popolizio – ETSC Project Officer

Il comportamento del conducente
Umberto Guidoni – Segretario Gen. Fondaz. ANIA Sic.stradale

Strade più sicure
Enrico Fattorini – Ministero Infrastr. e Trasp. DG vigilanza e sicur. Infrastr.
Tonino Morreale – Responsabile di sede AIFVS

Veicoli intelligenti e mobilità intelligente:quale contributo alla sicurezza?
Gerardo Marletto – Prof. assoc. di Economia applicata Univ. di Sassari
Gianfranco Azzena – Univ. Ferrara, Sistema “Angel”

Alcol, droga e guida, criticità
Marco Giustini – Istituto Superiore di Sanità
Francesco M. Avato – Dirett. Sez. Medic. Legale e delle Assicur. Univ. di Ferrara

Formazione responsabile del conducente
Vincenzo Leanza – Direttore Centrale ACI

La sicurezza del pedone e le condizioni di visibilita’
Giuseppe Mussumeci – Prof. Ingegn. Univ. Catania, Coordinat. Comit. Scientif. AIFVS
Francesco Mazzone – Ing. Area Tecnica Aci
Fabio Bergamo – Ideatore Privia Stop
Giacomo Terranova – Deputato Commiss. Trasporti della Camera

Sezione Giustizia
Moderatore Giovanna Corsetti – Giornalista

La figura del tecnico nella ricostruzione dell’incidente stradale
Dario Vangi – Prof. ingegn. Univ. Firenze, Comit. Scientif. AIFVS

L’Unità di Ricerca sugli incidenti e la prevenzione: l’esperienza di Hannover
Dietmar Otte – Direttore della Ricerca sugli Incidenti, Medical University Hannover

Il processo penale per reato stradale e le necessarie riforme
Claudio Barbaro – Deputato ddl C. 3274
Guido Salvini – Giudice Tribunale di Milano
Danilo Riponti – Avv. AIFVS, doc. Antropol. Crimin. Univers. di Trieste

Danno alla persona e tabelle uniche nazionali medico legale e monetaria
Cesare Cursi – Senatore Presid. Consulta Naz. Politiche Sociali e Sanità

Il danno non patrimoniale, le tabelle di valutazione ed i criteri risarcitori”
Gianmarco Cesari – Avv. AIFVS, Presidente Osservatorio Vittime LIDU, componente Comm.ne Ministeriale
Franco Zuppichini – Medico Legale, Presidente Sitbilt. Soc. It. Biomeccanica delle Lesioni Traumatiche
Vittorio Verdone – Direttore ANIA, componente della Commissione Ministeriale
Patrizio Rossi – Dirigente Medico Legale dell’INAIL
Paolo Capri – Presidente della AIPG (Associazione Italiana di Psicologia Giuridica)

Personale