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Vincenzo Di Michele ospite al “Lazio Club Milano” nel ricordo di Orlando Rozzoni

24 Febbraio 2014

 

Se dovessimo narrare nella storia della Lazio, dei suoi allori, forse, per non dire “ sicuramente”, è il caso di lasciare la penna ad altre squadre più blasonate che ricoprirebbero al meglio questo scorcio di pagina. Però, che ricordi, che emozioni, che sentimenti, vissuti tutt’insieme in una calda serata organizzata dal Lazio Club Milano, con in testa il suo presidente Claudio Scipioni e l’addetta stampa Patrizia Ianniello. Da quel 9 gennaio del 1900, ne sono passati di anni; eccome se ne sono passati. Un lasso di tempo talmente lungo che potrebbe far pensare a un rapporto oramai consegnato alla memoria dei tempi. Ma la Lazio nonostante tutte le sue sofferenze croniche è sempre stata una vera famiglia; mai e poi mai dimenticherà i propri cari, a cominciare appunto da Orlando Rozzoni – giocatore della Lazio degli anni 60, scomparso nel 2009. Scrive infatti suo nipote Massimo, in ricordo dello zio : “penso che il momento più amaro, per un calciatore, sia quando si appendono gli scarpini al chiodo. L’eco dei tifosi pian piano se ne va, i riflettori si spengono e si rimane un po’ più soli. Sto parlando degli altri giocatori, non di quelli presenti oggi”. Il perché è facile da intuire. Avete avuto la fortuna di giocare in una squadra come la Lazio con dei tifosi speciali….. Sono dei tifosi speciali perché non dimenticano”

Sì ! E’ Vero ! Erano a quell’epoca maglie povere e sbiadite, ma impregnate di sudore e storia. Tu chiamale se vuoi emozioni e dipingile in un colore biancazzurro ancor più vivo; ed ecco che nel ricordo di Orlando Rozzoni, erano pertanto presenti a Milano: Marco Ballotta, Paolo Negro, Paolo Monelli, Antonio Elia Acerbis, Giuseppe Wilson, Bruno Mazzia, Eugenio Fascetti, Giuseppe Papadopulo, Renzo Garlaschelli, Gabriele Podavini, Giorgio Magnocavallo, Luca Brunetti, Fabio Poli, Raffaele Sergio, Renato Miele, Carlo Perrone, Paolo Pochesci, Roberto Soldà, Michelangelo Sulfaro, Avelino Moriggi, Daniele Filisetti, Filippo Citterio, Claudio Vertova, Giancarlo Oddi, Guido Onor, Diego Zanetti, Cristiano Bergodi, Pino Capua, Vincenzo Di Michele, Tony Malco, Enea Lenzi, Bruno Mazzia, Carlo Soldo e Paolo Lenzi. Ospite d’onore: Massimo Rozzoni.

Vincenzo Di Michele autore del libro “ Pino Wilson vero capitano d’altri tempi. La biografia ufficiale dello storico calciatore della Lazio

La presentazione ufficiale del II torneo di calciotto dei detenuti del Carcere di Rebibbia alla presenza di personaggi dello spettacolo, cultura e sport

7 Febbraio 2014

La presentazione ufficiale del II torneo di calciotto dei detenuti del Carcere di Rebibbia alla presenza di personaggi dello spettacolo, cultura e sport
Merita certamente una particolare citazione , l’interessante iniziativa nata per migliorare la socializzazione dei detenuti, quella appunto della presentazione ufficiale del II torneo di calciotto interno tra le squadre dei detenuti. L’evento -fortemente voluto dall’Ispettore Luigi Giannelli – è stato così annunciato davanti a una platea mista di detenuti e personalità dello sport, cultura e spettacolo, al teatro interno presso la Casa Circondariale di Rebibbia.
A fare gli onori di casa e a presentare gli ospiti ci hanno pensato Luigi Giannelli e Anna Grecco di Radioltre. “Credo sia un’iniziativa a dir poco lodevole e stiamo valutando la fattibilità di un percorso più consistente per ciò che concerne il rapporto tra il carcere e il calcio” ha commentato Melchiorre Zarelli presidente del comitato regionale calcistico del Lazio davanti ai massimi organi dell’Istituto di pena.
Tra gli ospiti che si sono alternati sul palcoscenico : Edoardo Guarnera, il celebre tenore del Bagaglino; Tiziana Rivale la vincitrice del festival di Sanremo nel 1983; Giuseppe Wilson, il capitano storico della Lazio Campione d’Italia del 1974, Vincenzo Di Michele, scrittore di saggi storici e autore della biografia ufficiale di Pino Wilson; Furio Focolari cantautore nonché campione nel fischio; Guido De Paolis, poeta; Claudia Arvati, cantante; Alessandro Iaconis, pianista; Marco Spoliti, ortopedico; Giorgio Labella, criminologo; il cantante Dario Falasca e Daniele Grassi di Radioltre.

XXVIII° Premio internazionale di letteratura “Phintia”: al saggista Vincenzo Di Michele – 4° classificato generale – il diploma di elogio e benemerenza per l’opera letteraria “Mussolini finto Prigioniero al Gran Sasso”

4 Febbraio 2014

La giuria dell’ Associazione R.A.L.F.I. (Ricerche Artistiche, Letterarie e di Folklore Italiano) di Licata (AG) in occasione del XXVIII° Premio internazionale di letteratura  “Phintia”, ha conferito al saggista  Vincenzo Di Michele – 4° classificato generale – il diploma di elogio e benemerenza per l’opera letteraria “ Mussolini finto Prigioniero al Gran Sasso”

Sabato 21 Dicembre alle ore 17 al Lazio Football Club di Via Gesù e Maria 23: Pino Wilson, Quelli del 74 e Vincenzo Di Michele per il brindisi natalizio

16 Dicembre 2013

L’appuntamento per il brindisi natalizio è  per Sabato 21 Dicembre alle ore 17 al Lazio Football Club di Via Gesù e Maria 23 a Roma ( angolo di Via del Corso ). Tra shopping e brindisi natalizio, il capitano Pino Wilson con quelli del 74 e Vincenzo Di Michele saluteranno i tifosi laziali. Nell’occasione, si parlerà anche della recente novità editoriale “Pino Wilson vero capitano d’altri tempi” di Vincenzo Di Michele e di alcuni aneddoti della Lazio campione d’Italia del 1974.

Al Festival Italia in Musica in onda su Tv Gold, Vincenzo Di Michele ha parlato del suo ultimo libro “Pino Wilson vero capitano d’altri Tempi”

11 Dicembre 2013

Vincenzo Di Michele, ospite al “ Festival Italia in Musica “ storico programma televisivo in onda su Tv Gold, ha raccontato alcuni aneddoti sulla sua ultima opera letteraria “ Pino Wilson Vero Capitano d’altri tempi”. Proprio, nella rubrica “Confidenzialmente” in un a tu per tu con la presentatrice Paola Delli Colli, ha rivelato alcune delle motivazioni che lo hanno indirizzato nella stesura della predetta opera. Tra queste: una squadra quella della Lazio del 1974, tutta mattana e garibaldina, una squadra di amici in campo e di nemici al di fuori, con le pistole sempre sotto i maglioni, e soprattutto un complesso di 11 giocatori tutti diversi tra loro. Lo spogliatoio era diviso in clan contrapposti e le feroci partitelle in allenamento, erano più dure delle partite stesse.

Al centro c’era un grande allenatore che si chiamava Tommaso Maestrelli. Il Capitano era un certo Giuseppe Wilson.

Di lui disse Silvio Piola: “Certo che il segreto della Lazio è proprio in quell’omino con la fascia che gioca lì dietro!”. Wilson oltre ad aver giocato in nazionale disputando anche il campionato mondiale in Germania nel 1974, arricchì la sua esperienza calcistica per via della sua militanza nel Cosmos di New York con l’amico Chinaglia, nel periodo in cui nella squadra americana militavano giocatori come Pelè, Beckenbauer e Carlos Alberto.

E poi,nella carriera di Wilson si intrecciarono anche drammatici fatti di cronaca, come la morte tragica del compagno di squadra Luciano Re Cecconi e quella drammatica del tifoso Vincenzo Paparelli, in un derby del ’79. Così testualmente ha rivelato l’autore Vincenzo Di Michele : “ Se devo essere sincero – proprio per il suo carattere riservato – ci è voluto un po’ di tempo per convincere il capitano della Lazio a narrare la sua biografia.

tival Italia In Musica”, in onda in prima serata su Gold Tv e Sky (Canale 892) con la conduzione di Paola Delli Colli.

Le riprese visive dell’incontro di Vincenzo Di Michele al “Caffè letterario Mangiaparole”

10 Dicembre 2013

Il 5 Dicembre alle ore 18 Vincenzo Di Michele incontrerà amici e lettori al “Caffè letterario Mangiaparole”

25 Novembre 2013
Giovedì 5 Dicembre all Ore 18 lo scrittore Vincenzo Di Michele incontrerà amici e lettori alla libreria Caffè mangiaparole in Roma  Via Manlio Capitolino 9 , dove parlerà dei suoi  ultimi 3  libri :

– IO PRIGIONIERO IN RUSSIA  la storia di un alpino della divisione Julia durante la seconda mondiale sul fronte Russo- (oltre 50.000 copie- vendute ) che ha permesso grazie alla sua preziosa testimonianza ,di poter dare risposta alle migliaia di famiglie italiane riguardo le vicissitudini dei propri cari e loro drammatica sorte.
MUSSOLINI FINTO PRIGIONIERO AL GRAN SASSO con nuove testimonianze di chi era allora presente, si è ripercorsa la delicata fase storica dellla prigionia di Mussolini al Gran Sasso nel settembre 1943 e attraverso una laboriosa inchiesta si è delineato il quadro di riferimento degli avvenimenti di quel periodo, fornendo chiare delucidazioni sull’effettivo dimensionamento storico dei personaggi presenti
– PINO WILSON VERO CAPITANO D’ALTRI TEMPI,( la biografia ufficiale) autore Vincenzo Di Michele- è la recente novità editoriale dove il capitano storico della Lazio racconta delle sue esperienze calcistiche , dello scudetto con la Lazio , della sua esperienza nella nazionale , e della sua militanza nel Cosmos con Pelè, Beckenbauer e soprattutto è ritornato in argomento su quella vicenda del calcio scommesse.Per migliori riferimenti, consultare il sito www.vincenzodimichele.it

 

 

 

 

 


A tu per tu con la ricercatrice Arianna Pacchiarotti e il suo nuovo progetto”Non imprigioniamo la vita”

5 Agosto 2013

Intervista di Vincenzo Di Michele sulla lotta all’infertilità

 

L’appuntamento era  stato concordato in una calda mattinata estiva per un incontro di lì a breve  al centro specialistico della Praxi Medica.

Gli argomenti che si prospettavano nell’intervista   – conoscendo il personaggio –  sicuramente , sarebbero stati  interessanti e soprattutto innovativi. D’altronde non poteva essere diversamente considerando i suoi pregevoli precedenti.  Infatti, il riferimento in questione è per  Arianna Pacchiarotti: Docente universitario  per le materie  procreazione assistita  e  ginecologia ,  all’Università degli studi di Roma  “La Sapienza”   presso l’ Ospedale Sant’Andrea nonché  Responsabile delle tecniche di Procreazione medicalmente assistite presso il Centro Infertilità ” Praxi Provita” e Presidente della “Libera Associazione Sanitaria per la Prevenzione dell’infertilità e   conservazione della fertilità “( LAPIS) .

Ricordo bene quando circa un anno or sono  in occasione del  convegno – “Il Valore della vita” presso la  Sala Zuccheri  del Senato della Repubblica , rimasi esterrefatto dall’ampiezza di veduta con la quale la Dott.ssa Pacchiarotti argomentava sulla tematica dell’ infertilità giacché spaziava con larga padronanza  sui nuovi orientamenti della medicina: dalla prevenzione dell’infertilità in età adolescenziale, alla protezione della fertilità femminile in pazienti oncologiche fino alla conservazione della fertilità attraverso le cellule staminali.

Era  pressoché scontato, un nuovo progetto da parte della vulcanica ricercatrice e  nei fatti  non tradì le mie aspettative.

Così, ecco a seguire la sua dichiarazione, in riferimento appunto alla tematica del prossimo convegno che si svolgerà a Roma nel mese di settembre.

“Il tema infertilità entra a far parte della vita inaspettatamente e prepotentemente, nel momento in cui la coppia decide di avere un figlio e si rende conto di non poter esaudire un desiderio che sembrava così facile e naturale. Allora comincia il senso di frustrazione, il sentirsi anormale, il desiderio di cercare contatti con altre persone nella propria condizione. E se ora chiedessi a Vincenzo Di Michele ( rivolgendosi a me, ma senza darmi il tempo di elaborare una risposta ) se ci sono persone che vivono una condizione forzosa di un contatto impossibile con l’altro partner, la riposta non può che essere affermativa. Il riferimento in causa  è proprio per le giovani detenute. La popolazione femminile delle carceri rappresenta una minoranza sul totale dei detenuti, ma i loro bisogni specifici non sono tenuti sufficientemente in conto dall’Unione Europea. È  stata questa la denuncia dell’eurodeputata greca Marie Panayotopoulos-Cassiotou, relatrice del rapporto discusso e votato all’unanimità in seno alla commissione dei Diritti della donna al Parlamento europeo, il  30 Agosto del 2008. Ciò che preoccupa di più è la crescita esponenziale del numero delle detenute in età riproduttiva; donne che entrano in carcere giovani ed escono mature e riabilitate, ma mutilate della loro capacità di riprodursi, private per sempre della possibilità di mostrare a se stesse la capacità di amare un figlio e di continuarsi in lui. Infatti, la capacità riproduttiva di una donna scende vertiginosamente dopo i 35 anni, per arrivare ad essere inferiore al 10 % a 40 anni e inferiore al 3% dopo i 42 anni. Questo ci fa capire come le  donne recluse in età riproduttiva, di fatto hanno per sempre preclusa la possibilità di concepire. Pertanto il progetto ” Non imprigioniamo la vita ”   sostenuto dalla LAPIS ( Libera Associazione Sanitari per  la Prevenzione dell’Infertilità ) è quello del  prelievo ovocitario e del congelamento dei gameti recuperati che verranno crioconservati fino al loro utilizzo. Più precisamente: un’ unità mobile si recherà nel carcere dove effettuerà un colloquio preliminare con la donna , accompagnata dalle forze dell’ordine, dove verrà spiegata da un medico dell’associazione e da uno psicologo la finalità di questo  progetto, le procedure, le probabilità e i rischi a  cui potrebbe andare incontro durante il  procedimento terapeutico. Si procederà quindi alla selezione delle pazienti. Dopo aver firmato un consenso informato si precederà con lo screening di eventuali patologie che potrebbero inficiare la riuscita del progetto. Una volta appurata l’arruolabilità della donna si procederà della cura farmacologica, consistente in iniezioni ( Decapeptyl e Puregon) che verranno somministrate giornalmente per via sottocutanea all’interno del carcere dalla guardia medica. Il monitoraggio dell’induzione farmacologica dell’ovulazione verrà eseguito mediante ecografia pelvica trans vaginale e prelievo ematico all’interno dell’unità mobile attrezzata. Al momento opportuno,  la paziente sarà sottoposta a prelievo ovocitario eco guidato in sedazione , eseguito da medici dell’Associazione. Quindi, il biologo provvederà al congelamento dei gameti recuperati che verranno crioconservati fino al loro utilizzo.

Il progetto” Non imprigioniamo la vita” patrocinato dalla Regione Lazio, Provincia e Comune di Roma, verrà presentato il 27 settembre 2013 al convegno LAPIS che si svolgerà  a Roma il  27 settembre 2013 a Palazzo Valentini

Roma 05/08/2013                                   Vincenzo Di Michele

Intervista di Vincenzo Di Michele sulla lotta all’infertilità

 

Una sfilata di ragazze della Lazio al Palacavicchi di Ciampino per l’elezione di Miss Blue Star

8 Luglio 2013

ANGELO MARTINI, JASMIN BERTANI, VINCENZO DI MICHELE, PAMELA OLIVIERI

 

AL PALACAVICCHI DI CIAMPINO ERANO IN SCENA LE MISS BLUE STAR. UNA SERATA QUESTA ALL’INSEGNA DELLA BELLEZZA , DELLO SPORT E SOPRATTUTTO DEL MONDO BIANCOCELESTE.

HANNO PRESENTATO L’ EVENTO: ANGELO MARTINI E PAMELA OLIVIERI. IL TITOLO DI REGINETTA DELLA SERATA E’ STATO ASSEGNATO A MARZIA DI MAGGIO . TRA GLI OSPITI: MASSIMILIANO DE TOMA PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE ITALIA MODA , LO SCRITTORE VINCENZO DI MICHELE AUTORE DEL LIBRO ” PINO WILSON VERO CAPITANO D’ALTRI TEMPI “, IL CAPITANO DELLA LAZIO PRIMAVERA GIANMARCO FALASCA, ALESSANDRO ZAPPULLA EDITORE-DIRETTORE DE ” LA LAZIO SIAMO NOI”, DOMENICO FABBRI CAPITANO DELLA SQUADRA LAZIALITA’ , IL RAP G&G, FRANCESCA PETRUNGARO, FRANCESCO FOFI., MANUEL OBREGON, ELENA SANTILLI , GIORGIO CECCARELLI.

PATRON DELL’EVENTO: LUIGI CALDARELLI.

Vincenzo Di Michele ospite d’eccezione all’anteprima “Mussolini a Campo Imperatore – L’ultima notte di Pier Francesco Pingitore”

5 Luglio 2013
Da sinistra : Pier Francesco Pingitore; Vincenzo Di Michele e Paolo Pecilli

Dopo il grande successo conseguito con “Quel venticinque luglio a Villa Torlonia” – il grande maestro Pierfrancesco Pingitore , ha voluto deliziare il pubblico con un proseguo storico scenico degno delle migliori note. Così, a settant’anni dalla ricorrenza – da quel lontano ma poi non tanto settembre 1943 – nell’Hotel Campo Imperatore ( AQ) attualmente gestito da Paolo Pecilli , è stato messo in scena lo spettacolo “Mussolini a Campo Imperatore – l’ultima notte”.

La rappresentazione teatrale è stata una ricostruzione psicologica delle ore drammatiche che precedettero la liberazione del duce. I suoi timori, le sue angosce, i ricordi che affiorano in disordine dall’anima di un uomo in balia degli eventi, che però ha tenuto in pugno per vent’anni un grande paese; le recriminazioni per gli errori commessi, le colpe, i pentimenti, le preoccupazioni per la sorte dei suoi cari per l’amata claretta. E poi a seguire i colloqui con il tenente Alberto Faiola con l’ispettore di Polizia Giuseppe Gueli e con gli umili inservienti. Un grammofono a manovella, su cui girano a intervalli dischi a 78 giri, diffondeva le musiche che hanno punteggiato la sua vita e quella degli italiani. E una coppia di fantasmi ogni tanto si vede danzare qua e là. Poi il giorno spazza via gli spettri della lunga e travagliata notte. Quindi arrivano non già gli alleati, ma i tedeschi che vengono a liberalo. Mussolini non esulta, anzi si lascia andare a una inevitabile rassegnazione. In fondo, il suo destino oramai era segnato. Grande merito ai protagonisti andati in scena: Luca Biagini, (interprete, sorprendentemente somigliante a Mussolini ) Mauro Mandolini, Marco Simeoli, Federico Perrotta, Barbara Lo Gaglio, Valentina Olla e Morgana Giovannetti, Leonardo Bizzarri e Raffaella Saturni.

Ospite d’eccezione per questa anteprima è stato lo scrittore Vincenzo Di Michele, autore del libro ” Mussolini finto prigioniero al Gran Sasso “.

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